venerdì 30 settembre 2011

Sento, dunque sono

"Vedere, toccare, odorare, gustare, ascoltare: più la sensorialità è larga, più il mondo ci appare benevolo".
                                                              David Le Breton, Il sapore del mondo

giovedì 29 settembre 2011

La festa della parola

Il fatto pubblico: "Bellezza, paura, lavoro, sud, parole che pronunceremo per tracciare spazialmente e concettualmente un percorso di critica all’esistente da intraprendere insieme, per costruire collettivamente un discorso, uscire dal normale e riconoscere il comune che diversamente abitiamo e che dev’essere visto, toccato, digerito". L'avrei fatta più semplice, con parole concrete e radenti, la presentazione della manifestazione Logos, Festa della parola, all'ex Snia Viscosa a Roma, dal 28 a 2 ottobre. Cioè da ieri fino a domenica prossima. Il programma è qui.

Il fatto privato: Qualcosa si muove: settembre e ottobre sono mesi carichi di attesa, trepidazione, viaggi fuori e dentro di sé, riflessioni e condivisioni. Storie a voce alta e a bassa voce. A 'Logos' sabato 1° ottobre si parla di lavoro. Ma si parla di lavoro anche il giorno prima, venerdì 30 settembre, all'incontro delle 17.00 "70 anni di faccende. Le donne raccontano il lavoro", a cura del Centro Donne D.A.L.I.A. Non sprechiamo nemmeno una parola.


martedì 27 settembre 2011

Raccontami una storia

Il fatto pubblico: Dal 30 settembre al 3 ottobre si svolgerà la terza edizione italiana del Festival Internazionale di storytelling, ideato e curato dalla compagnia di narrazione 'Raccontamiunastoria'. Il Festival si terrà presso il Parco dell'Appia Antica e parteciperanno storyteller internazionali e italiani che racconteranno storie intorno al tema 'Nascita e rinascita'. Nove i Paesi coinvolti: Canada, Inghilterra, Galles, Francia, Portogallo, Messico, Norvegia, Stati Uniti, Italia. Le narrazioni saranno in italiano e in inglese. Questo il programma.
Anteprima giovedì 30 settembre alle 21.00 presso la Basilica di Santa Maria del Popolo con due spettacoli inediti dedicati allo storytelling biblico.

Il fatto privato
: Sono stata alle precedenti edizioni e sono stata bene, immersa nelle storie che ho ascoltato e di quelle altre che mi sono venute in mente. Un viaggio itenerante in Italia e nel mondo, dentro di sé e nei racconti che da bambina sentivo in vacanza in montagna, seduta sull'uscio accanto a Mimmo, Adelmo, Pietruccio, zia Anita, Maria e tanti altri antichi personaggi delle fiabe di casa nostra. Anzi, di casa dei miei nonni;-)
Per raccontare, e ascoltare, una storia ci vuole tempo. Il Festival può essere un'occasione per ritrovarlo.

sabato 24 settembre 2011

Studiare gratis. In Germania

Il fatto pubblico: La notizia è questa e sembra che possa non riguardarci: Ad Amburgo l'università torna gratuita. Dal 1° ottobre vengono cancellate le tasse universitarie per tutte le università pubbliche dello stato di Amburgo. Gli studenti tornano a studiare gratuitamente dopo che nel 2007 le tasse universitarie erano state reintrodotte e dopo che la primavera scorsa gli stessi studenti avevano protestato per ottenere la loro eliminazione.
Fare paragoni con l'Italia non serve ma agli spiriti non ancora morti e alle teste più sveglie fa venire ugualmente voglia di dire e fare qualcosa per trarre ispirazione da uno Stato con cui ci si confronta solo per motivi economici, anzi finanziari.

Il fatto privato: Parlare con gli studenti tedeschi, da sempre, è abbastanza scoraggiante: dalla tessera dell'autobus a quella del cinema, alle lezioni universitarie come alle feste tra compagni di corso, insomma nelle piccole e grandi cose che fanno la vita di chi studia, si capisce che la formazione dei ragazzi, praticamente in tutti i Länder, sta al primo posto. Ed è libera, uguale per tutti, possibile.

giovedì 22 settembre 2011

La musica delle cose

Diego Stocco in lavanderia
Il fatto pubblico: Diego Stocco è un musicista italiano che vive in California e che fa musica non convenzionale perché usa come strumenti elementi naturali e oggetti di uso quotidiano. Ha fatto suonare un albero, per esempio, microfonato e suonato anche con un archetto. E' entrato in una lavanderia e ha registrato un pezzo musicale costruito live dai "rumori" delle tavole da stiro, dai tubi, dalle lavatrici, dalle stampelle. Formidabile, la scoperta e la costruzione del suono, il tirare fuori la potenzialità sonora di quello che ci circonda.

Il fatto privato: La scorsa settimana ho comprato una nuova lavatrice. A parte i prezzi, quello che mi ha colpito è stata una postazione audio sopra una lavatrice di ultima generazione: per dimostrare che in fase di avvio, centrifuga e risciacqui non si rischia di disturbare i vicini, la lavatrice in questione aveva delle cuffie da indossare e l'invito pubblicitario "Ascolta il suono del silenzio". Chissà che ne pensa Diego Stocco.

mercoledì 21 settembre 2011

Racconti di lavoro

Il fatto pubblico: Questa è l'edizione anglossassone, questa è l'edizione italiana. Granta è una delle più antiche e prestigiose riviste letterarie: nasce a Cambridge nel 1889 come periodico studentesco, nel 1979 viene rilanciata come mensile per nuove forme di scrittura. Quest'anno arriva in Italia edita dalla casa editrice Rizzoli e diretta da Paolo Zaninoni.
Granta Italia ospita testi tradotti dalla versione anglosassone e racconti originali di autori italiani a cui vengono commissionati anche reportage e servizi fotografici sul tema deciso da Granta.com. Il tema del primo numero anche italiano è il lavoro.

Il fatto privato: "Crediamo nel potere e nell’urgenza del racconto e nella sua capacità suprema di descrivere, illuminare e dare forma al reale", dice il giornalista letterario americano John Freeman, che dirige la versione inglese. In tempi di crisi del lavoro e crisi dell'Italia, non penso siano superflui pezzi di carta e pagine web dedicate alla letteratura, bene superfluo, ma assoluto bene.
Mi sarebbe piaciuta di più un'iniziativa tutta italiana, a dire il vero, e avrei apprezzato di più una casa editrice, o la stessa casa editrice, che avesse voluto investire in un progetto nuovo, in un periodico coraggioso come era Granta nel 1889 o negli anni Settanta.

mercoledì 14 settembre 2011

Come (e dove) si forma un orecchio

Il fatto pubblico: L'11 settembre l'inserto Domenica del Sole 24 Ore pubblicava l'articolo "Quest'Italia non ha più orecchio" di Quirino Principe, accademico di Santa Cecilia a Roma che auspicava l'insegnamento della musica in tutte le scuole pubbliche italiane di ogni ordine e rango, non limitata alle scuole specializzate. Insegnamento e pratica di uno strumento musicale.

Il fatto privato: La musica insegna un metodo, aiuta a sviluppare la concentrazione e a dare al tempo un significato e un senso. Suonare uno strumento musicale facilita la conoscenza di sé. L'ho detta grossa, forse, ma se penso ai miei quattro amici musicistitutti diversi tra loro per carattere e stile di vita e per lo strumento che suonano - tromba, clarinetto, piano, batteria -, il tratto comune che vedo è la tenacia nel seguire la partitura e la capacità di improvvisare. Vorrei che a scuola i ragazzi imparassero questo.

Dei quattro amici, solo uno è insegnante di musica nella scuola, guadagna bene e il suo ruolo è riconosciuto e apprezzato dalla comunità. Non vive in Italia;-)

lunedì 12 settembre 2011

Buon rientro a scuola

Il fatto pubblico: "La scuola è uno spazio pubblico di confronto, dove ci si abitua a convivere con chi ha altre consuetudini, altro colore della pelle, altra religione, altre abitudini alimentari". Dice così Stefano Rodotà che su Wired si lamenta dei tagli alla scuola e alla cultura tutta e che invita, purtuttavia, a non accontentarsi.

Il fatto privato: "Lo sai che la maestra è buona?!" E' stupito, contento e più tranquillo il figlio della mia amica che ha iniziato a frequentare la prima elementare, lui e anche lei, insieme. Perché anche le mamme e i papà tornano nel luogo dove "bambine e bambini incontrano il mondo". E si commuovono un po'.

domenica 11 settembre 2011

L'11 settembre e domani riaprono le scuole

Il fatto pubblico: Sono passati 10 anni dall'11 settembre. Il Corriere della Sera ripropone due articoli di diverso stampo dei giornalisti Tiziano Terzani e Oriana Fallaci.
Terzani si chiedeva a un certo punto, e usava la Fallaci come interlocutrice privilegiata dato il tenore del suo articolo, se non fosse stato il caso, nelle scuole, di imparare cos'è l'Islam per non generalizzare mai e per non mettere tutti nella lista dei cattivi. Si chiedeva anche: "Non sarebbe meglio che ci fossero quelli che studiano l’arabo, oltre ai tanti che già studiano l’inglese e magari il giapponese?" Ricordava infine una frase del filosofo ed economista Toynbee: "Le opere di artisti e letterati hanno vita più lunga delle gesta di soldati, di statisti e mercanti. I poeti ed i filosofi vanno più in là degli storici. Ma i santi e i profeti valgono di più di tutti gli altri messi assieme".

Il fatto privato
: Domani riaprono le scuole. Mi auguro che quelle con la presenza più numerosa di bambini di famiglie immigrate siano in grado di dimostrare coi fatti che l'integrazione è possibile, l'insegnamento a livelli alti anche, la collaborazione tra genitori e insegnanti sempre utile.
Non vorrei infatti che proprio l'occasione dell'integrazione fra bambini di religione, abitudini, lingua d'origine diverse vada persa a causa dell'incapacità delle scuole di fare il proprio lavoro e di convincere anche genitori riottosi a lasciare che i propri figli si contaminino con le altre culture senza paura che l'insegnamento uguale per tutti non ce la faccia stare al passo coi tempi. Penso l'educazione all'internazionalità e tutto ciò che significa cominci anche da qui.

mercoledì 7 settembre 2011

Infografica su scuola e lavoro

Il fatto pubblico: Wired di settembre si occupa della scuola con la proposta di un nuovo sistema educativo da parte del pedagogista Sir Ken Robinson.
Internazionale.it riporta la domanda che si fanno gli esperti di risorse umane di TribeHR Chi sono i più grandi lavoratori del mondo?

Il fatto privato: Scuola e lavoro sono intimamente e necessariamente legati, inutile dirlo e peccato che politica ed economia non se ne rendano abbastanza conto. Delle due notizie però oggi guardo l'infografica, quella a mano nel video di Wired.it e quella sulla quantità di ore lavorate paese per paese che Internazionale riporta. Preferisco la mano che illustra la vecchia scuola organizzata come una fabbrica e la necessità di un pensiero laterale, quello dei bambini, per la scuola del futuro. Ma abolire la campanella e basta non è la soluzione;-)

domenica 4 settembre 2011

Pane e libri, cose buone da toccare con mano

Il fatto pubblico: Al pane di Roma mancano braccia, titolava qualche giorno fa il Corriere della Sera. Circa trecento, secondo i calcoli del presidente dell’Unione panificatori della Confcommercio Giancarlo Giambarresi, per i seicento forni e anche più che esistono nella capitale. La Confcommercio organizza da tempo corsi professionali per imparare un mestiere che dà soddisfazioni, uno stipendio alto, orari che ad alcuni fanno rinunciare e sacrifici come tutti i lavori fatti bene. Chi desidera candidarsi può inviare il curriculum alla mail panificatori@confcommercioroma.it

Il logo della casa editrice Pulcinoelefante
Il fatto privato: Qualche anno fa ho incontrato a Roma, dove esponeva i suoi piccoli libretti, l'editore Alberto Casiraghy, della Pulcinoelefante, piccola casa editrice di Osnago, in provincia di Lecco. Le edizioni della Pulcinoelefante, che stampa dal 1982, si trovano solo da alcuni librai affezionati come a Milano la Libreria del Corso e la galleria L'Affiche (correggetemi se non è più così). Sono libretti unici, merce rara e totalmente artigianale se pensiamo che in giornata si può avere il proprio libro fatto: si portano le parole, o i disegni, Casiraghy prende carta e formato (13,5x19,5cm), 8 pagine escono dal torchio tipografico e vengono cucite e assaporate con cura come si fosse dal sarto o dal panettiere. "L'unico editore che stampa in giornata", aveva detto l'altro editore Vanni Scheiwiller. Ora ho capito perché mi piace il profumo del pane e quello della carta, perché mi piacere toccare i libri come i filoni o le rosette. Perché ai ragazzi che cercano lavoro vorrei dire di imparare un mestiere che faccia cose buone, da toccare con mano.

giovedì 1 settembre 2011

I suoni urbani fanno una canzone

Il fatto pubblico: E' possibile costruire una canzone semplicemente a partire dai suoni della nostra città? Per la serie dei Crash Test della rivista Wired, ossia della tecnologia messa alla prova dai non esperti a cui quelli di Wired affidano appunto il compito di provarla, stavolta si gioca con un campionatore di suoni, l'Akai Mpc500il compito è affidato invece all'esperto sound designer Painé. Il suono della pioggia, quello del cucchiaino nella tazzina del caffè, quello del tram in arrivo e tanti altri vengono registrati, poi editati e inseriti via usb nel campionatore che li distribuisce nei tasti. Poi si suona. La canzone si chiama Rotella ed è possibile scaricarla gratuitamente in mp3, qui su Wired.it

Il fatto privato: L'anno scorso con alcuni colleghi abbiamo realizzato il video "A tempo di clic", per promuovere il lancio di un prodotto finanziario che il clic lo porta anche nel nome. Un esperimento che partiva dalla stessa idea di Wired: cogliere i suoni che ci circondano e farne musica. Noi abbiamo fatto suonare oggetti d'uso quotidiano a partire dai loro clic. Quello a cui sono affezionata è il suono del barattolo del sale di casa mia, che poi è tornato al suo posto;-)