sabato 29 ottobre 2011

La crisi c'è, però...

Il fatto pubblico: Sulle pagine del Corriere della Sera, di carta, Maria Laura Rodotà oggi argomenta come cambia la percezione del denaro in tempo di crisi e quali sono i mezzi per affrontarla perfino con gusto: donare, aiutare, condividere. Avere meno soldi (e non essere infelici) è un pezzo appunto gustoso, come tutti i suoi, e "tentativamente consolatorio", come lei stessa scrive qui.
Si va dal baratto, di tempo, vestiti, case per le vacanze ai gesti di solidarietà piccoli e quotidiani all'orto fai da te e al bricolage non per hobby.

Il fatto privato: Quasi una settimana senza scrivere un post ma una settimana piena di doni e condivisioni. E mentre leggo l'articolo della Rodotà penso al mio amico S. che offre pasta fatta in casa in cambio dell'auto per spostarsi, al mio amico R. che ha dato lezioni di musica per pagarsi i massaggi per il mal di schiena (velleitario, forse, ma ditelo a lui che ne soffre), alla mia amica A. che condivide storie sull'autobus verso casa, ai miei vicini di casa con cui facciamo "ringhiera": i milanesi sanno che vuol dire, così come chi è cresciuto a San Lorenzo o a Testaccio a Roma e in tutte quei posti in cui se manca il basilico, basta fare un fischio e Mario, Gianna o Caterina arrivano e ti danno anche dei pomodori. E tu li inviti a pranzo.

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