venerdì 30 dicembre 2011

Che giornalista sei?

Il fatto pubblico: Secondo una norma contenuta nella “manovra Salva Italia” del governo Monti, da settembre 2012 l’albo dei giornalisti pubblicisti potrebbe essere abolito. La norma compare al punto “Riforma degli ordini professionali” e prevede l’annullamento della distinzione tra giornalisti pubblicisti e professionisti. Lo scopo è riqualificare l'Ordine - col superamento dell'esame di Stato -, mettere ordine tra chi il mestiere lo fa più o meno in maniera esclusiva, più o meno in nero, infine fare cassa. Sì, perché nella comunicazione di Antonella Cardone, membro del Consiglio nazionale dell'Ordine, si ricorda subito che la categoria giornalistica è costituita da "110 mila persone in tutta Italia di cui appena 50 mila versano i contributi all’Inpgi". L'Inpgi è l'Istituto Nazionale di Previdenza dei Giornalisti Italiani.


Il fatto privato: Per ora riporto la riflessione di Stefano Casertano su Linkiesta.it, che è a favore dell'abolizione tout court dell'Ordine, come già non esiste in Germania, per esempio, e porto a casa il commento di un collega incontrato al bar stamattina, pubblicista da oltre 20 anni e direttore di una rivista online: "E ora che succede? Anzi, perché proprio ora? Anzi, perché e basta".





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