mercoledì 8 febbraio 2012

I suoni del quartiere

Il fatto pubblico: Prima i suoni, poi l'animazione. Prima registro la realtà - i passi di un uomo, la voce di una donna, il rumore della sala - poi ci faccio la musica poi ancora creo le figure. Che significa? Di cosa si tratta? Andrea Martignoni e Roberto Paganelli dell'associazione Ottomani di Bologna hanno organizzato a gennaio a Roma un laboratorio creativo per costruire un corto documentario di animazione. I suoni sono quelli del quartiere di San Lorenzo a Roma e dell'ex cinema Palazzo occupato, dove si svolgeva il laboratorio.

Il fatto privato: Ogni quartiere racconta una storia, la cambia ogni giorno e noi ci siamo dentro anche se non ce ne accorgiamo. Quello da cui vengo io è fatto di voci di ragazzi "fuori sede", a Roma per studiare all'università, e di silenzi di famiglie vecchie e ricche. E' anche fatto di amiche che cercano di far ripartire il motorino di un tempo che col gelo si è fermato per sempre. Il nuovo quartiere è fatto di "ciao" che non sono il motorino di un tempo ma i saluti dei vicini di casa e dei negozianti affettuosi (sì, è possibile anche in una grande città e senza secondi fini). Solo uno fra questi il registratore di cassa non lo usa mai: non sappiamo il suono che fa, immagino che se un giorno verrà usato sarà un boato che scioglierà il gelo e anche i silenzi.

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