giovedì 29 marzo 2012

Viaggio a Lisbona e spirito europeo

Il fatto pubblico: Lisbona rifiuta nuove misure di austerity e sfida la crisi. E' questo l'attacco dell'articolo di Fabrizio Goria su Linkiesta.it, che leggo sempre volentieri. "La banca centrale nazionale lusitana rivede al ribasso le stime di crescita per il 2012 e certifica che i fallimenti personali hanno superato di slancio quelli imprenditoriali". E a proposito di imprenditori, continua la discussione sul "Private sector involvement (Psi)", ossia il meccanismo di coinvolgimento da parte dei creditori privati nella ristrutturazione del debito.

Il fatto privato: Rispondo così al lettore "mdp" nel commento del post precedente che apprezzo e con cui concordo. Usciamo dal nostro particolare e facciamoci un viaggio in Portogallo, per esempio. Prossimamente tornerò a Lisbona e poi vorrei girare il paese in lungo (non posso dire in largo) per vedere in faccia non la crisi ma le persone, accendere il registratore e lasciar fare alle voci.

Domenica scorsa è morto Antonio Tabucchi. Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano si è unito "al cordoglio della famiglia e del mondo della cultura per la perdita di uno scrittore civilmente impegnato, che con la sua attenzione alle tradizioni e alle vicende non soltanto del suo Paese, i suoi legami e il suo stile letterario ha saputo interpretare lo spirito europeo". Ecco, lo spirito europeo.

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