martedì 13 novembre 2012

Il tempo del lavoro

Il fatto pubblico: Se non si fosse capito, mi piace leggere il Corriere della Sera e tutti i suoi supplementi, allegati, inserti, iniziative online. Anche quelli che nel tempo si sono riempiti di troppe pubblicità, come per esempio Io donna il sabato. Ecco, dal domenicale La lettura e dal blog La 27Ora tiro fuori una riflessione che riguarda il tempo del lavoro.

Il buon lavoratore va a casa presto, spiega Danilo Taino nel suo articolo su La lettura, perché la produttività non si misura dalla permanenza in ufficio ma dai risultati, non dalle relazioni (leggi anche patti, stratagemmi, cordate) ma dalle competenze, non passa per le "emergenze" ma dall'organizzazione del lavoro e dalla pianificazione delle attività. Dalla disponibilità di tecnologia, strutture agili, mentalità "sociale". Scrive Taino: "In Svezia, per esempio, stare in ufficio oltre l’orario prestabilito è considerato disdicevole dal punto di vista sociale: è visto come una scelta egoista di chi non ha interesse nei confronti degli altri, del mondo esterno, a cominciare dalla famiglia". Non fa una piega, e Taino riporta dati e ricerche per dare concretezza e scientificità all'articolo. Non ce n'era bisogno.

La scorsa primavera sul blog La 27Ora Elvira Serra scrive Il tempo di noi single non vale meno di quello di voi mamme e, rischiando l'impopolarità in un paese che si scioglie alla parola "bambino" ma che non provvede a sostenere praticamente chi i bambini li ha così come chi non li ha, ricorda che "La mia serata sul divano a leggere un libro è per me altrettanto vitale, rinfrancante e importante di quanto non sia per una mamma coccolare il suo bebè". Per questo le ferie, le entrate e uscite dal lavoro, i permessi, i viaggi, gli straordinari, le promozioni, gli incarichi dovrebbero essere gestiti con equità e non con commozione.

Il fatto privato: Se non si fosse capito, mi piace leggere questi articoli e dare uno stile alle mie giornate, di lavoro e di non lavoro, e anche a quelle degli altri, se posso e fin dove devo.



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