sabato 28 gennaio 2012

La musica, sempre lei

Il fatto pubblico: Il 19 gennaio la Repubblica pubblicava un'interessante riflessione di Anais Ginori, dal titolo La distrazione dell'orecchio. In poche righe uomini curvi sui loro telefonini vivono la città e diventano sordi a tutto il resto (è la città di New York raccontata da Philip Roth in Il fantasma esce di scena) e uomini ancora più giovani rischiano la vita al volante a causa delle cuffie (è l'aumento degli incidenti stradali segnalato dal New York Post). L'isolamento provoca la perdita del contatto con la realtà, anche se si tratta di parole in cuffia

Il fatto privato: Un antidoto al rischio di isolarsi e rinunciare ad incontrare e conoscere viene proprio dal fatto pubblico denunciato, cioè la musica, sempre lei. Una musica però per tutti, goduta insieme, ognuno invitato a celebrare la libertà e la gioia. E' il film Il Concerto, di Radu Mihaileanu, uscito nel 2009. L'ho visto in un giorno di ferie dal lavoro, colma di gratitudine per le emozioni che provavo e ora vi propongo il finale da un video su YouTube. La storia del film è nel link del titolo.

domenica 22 gennaio 2012

Storie locali e familiari

Il fatto pubblico: E' nato Pubblico Bene, un progetto sperimentale di giornalismo d'inchiesta finanziato dai lettori. Il modello è quello americano del community funded reporting, che nasce dall'esperienza di Spot.Us, il sito web californiano che applica il crowdfunding al giornalismo: visto che le inchieste costano e richiedono tempo, si fanno solo se valutate interessanti dai lettori che assicureranno parte della copertura finanziaria. Ne esce un modello di giornalismo più lento, indipendente, attento al territorio (si inizia dall'Emilia Romagna). Per sapere di più su come funziona e da chi è fatto, la pagina Informazioni di Pubblico Bene è utile, per i giornalisti e per i lettori.

Il fatto privato: In tempi di crisi, in cui torna il refrain "Bisogna sapersi accontentare", mia sorella ascolta Ligabue che canta da sempre "Chi s'accontenta gode... così così" e molla il lavoro che aveva da poco, sicuro e al centro della città, per una selezione dura e stimolante in una multinazionale tedesca fuori città. E ce la fa, perché la muove la passione per la materia economica di cui s'è voluta occupare, l'orgoglio di non aver ricevuto nessuna spinta esterna, come da tradizione familiare, la serietà di un'organizzazione che fa ancora contratti di lavoro degni di questo nome. Evviva.

lunedì 16 gennaio 2012

Libri e parole in viaggio

Il fatto pubblico: Si chiama Ottimomassimo ed è una libreria su quattro ruote. Cioè un furgone, un bus, un camioncino, insomma un mezzo che trasporta libri. Libri per ragazzi. Alla guida dell’impresa editoriale ci sono Deborah Soria e Tiziana Martellaro, già libraie che da un po’ di tempo girano di città in città, di paese in paese in cerca del loro pubblico. Hanno cominciato con Roma e provincia, ora i km sono aumentati, resta stabile invece l’interesse verso il libro e il suo pubblico (soprattutto scuole), ogni nuovo lettore a cui si avvicinano con storie e promesse di felicità.

Il fatto privato: L’anno scorso una collega mi prestò un piccolo libro blu, edizioni Sellerio, dicendomi solo: “Secondo me ti piace”. E infatti aveva ragione: il Parnaso ambulante di Christopher Morley mi è piaciuto. Scrittura e atmosfere lontane, resta intatta nel tempo l’idea narrativa: la strada verso la libertà che una massaia americana troverà in un attrezzato bibliobus trainato da un grande cavallo, accompagnato da un simpatico cane e guidato da un eccentrico e sensibile professore-poeta. Il Parnaso ambulante faceva avvicinare le persone grazie ai libri. Mi chiedevo cosa si potesse fare oggi. Ottimomassimo mi ha risposto.

domenica 15 gennaio 2012

Musica gratis per combattere evasione e pirateria

Il fatto pubblico: Il governo della provincia di Buenos Aires ha deciso di regalare ai contribuenti onesti brani musicali da scaricare gratis dalla nuova piattaforma Arbatracks.
Arbatracks - Arba è l'Agenzia delle Entrate argentina - è la piattaforma lanciata dal fisco argentino in collaborazione con Sony Music: tutti i contribuenti in regola potranno scaricare fino a 90 brani di ogni genere musicale per un periodo di sei mesi. Al sito Arbatracks si fornisce codice fiscale e dati personali, l'Agenzia verifica e manda un certificato di "buon contribuente" e un pin di accesso.

Il fatto privato: In un colpo solo, anche se è solo una promozione, si combatte l'evasione fiscale e la pirateria online. Cosa possiamo fare qui in Italia? Non fateci stare sempre sulle spine, fateci ballare il tango, ogni tanto;-) Gratis come premio per riconoscerci parte di uno Stato sociale.

sabato 14 gennaio 2012

Musica in cuffia, pericolo sordità

Il fatto pubblico: "I lavoratori che nelle metropoli prendono i mezzi pubblici sono esposti a tali livelli di rumore che rischiano di perdere l'udito". La causa principale è il protratto ascolto in cuffia di musica con i lettori digitali. Lo rivela uno studio sui percorsi di 4500 cittadini di New York pubblicato sulla rivista Enviromental Science & Technology. In sintesi, più tempo sui mezzi pubblici, più tempo con le cuffiette, più alto il rischio a cui si viene esposti.

Il fatto privato: Ritrovo l'articolo pubblicato da Federico Pace su MyJob di Repubblica.it e penso a quanto tempo passo in metropolitana, alzando il volume quando si sente troppo rumore di metallo e lamiere e voci e invece spegnendo tutto quando entra una chitarra con l'amplificatore a suonare melodie peruviane. In questi giorni nelle mie orecchie c'è Soapland Serenade di Veda Hille. Dai, un po' di poesia in musica per ascoltare il bello che c'è anche fuori;-)  




mercoledì 11 gennaio 2012

Stare sul pezzo. In Siria

Il fatto pubblico: Oggi le voci del mondo di cui scrivevo ieri riportando alcune righe dell'omonimo libro dell'austriaco Robert Schneider arrivano dalla Siria. A Homs è stato ucciso il giornalista francese della tv France 2 Gilles Jacquier in un attentato ai danni della folla che manifestava a favore del regime di Bashar El Assad. La notizia è stata confermata dal Guardian. Attraverso Twitter France 2 ha riconosciuto l'identità del corrispondente.

Il fatto privato: Copio incollo cerco e controllo il fatto in rete. Non si sa ancora con certezza se sia granata o colpi di mortaio, se Jacquier facesse parte del gruppo di giornalisti stranieri portati dal governo nella città al centro delle rivolte di questi mesi contro il sistema dittatoriale oppure no. Altri giornalisti stanno facendo il loro lavoro, verificando fonti, lanciando nuove agenzie e cambiando le home page dei loro siti più in fretta che possono insieme alle altre notizie. Il mondo fa rumore. Io lo seguo al caldo della mia influenza, navigando qua e là in siti non importanti, attraverso i link di agenzie di stampa e di social network. Non sto sul pezzo, e anzi questo pezzo mi sta sullo stomaco. La morte di un giornalista mi sconvolge sempre, per affezione alla categoria e al mestiere.
Jacquier aveva vinto due volte il premio Ilaria Alpi, la prima volta nel 2008, l'anno scorso con un reportage sulla rivolta dei giovani tunisini contro la dittatura nel paese.










martedì 10 gennaio 2012

Le voci del mondo

"Tempeste di suoni e rumori si abbattevano sulle orecchie di Elias con inaudita violenza. Un pandemonio di battiti cardiaci, uno scricchiolare di ossa, un ronzare modulato di infinite vene e arterie, un secco sfregare di labbra screpolate, uno stridere di denti digrignati, un frastuono incredibile di salive inghiottite, di gargarismi e colpi di tosse, di sputi, nasi soffiati e rutti, un gorgogliare di succhi gastrici gelatinosi, il nitido chioccolare dell'urina, il frusciare dei capelli e quello più selvatico del pelo animale, lo stropiccio dei tessuti sulla pelle, il fischio sottile delle gocce di sudore evaporate, il tendersi delle fibre muscolari, l'urlo del sangue, umano o animale, eccitato nell'erezione. Per non parlare del forsennato caos di voci umane e versi animali sulla terra e nelle sue viscere".

Le voci del mondo, Robert Schneider.

Questo era il capitolo Il prodigio dell'udito. L'ho scelto perché l'influenza che mi sono portata a casa non poteva essere descritta meglio;-) Perché qualsiasi descrizione di fatti supremi, surreali, incredibili affonda nelle esperienze più comuni, becere e materiali del reale di cui facciamo esperienza.

lunedì 2 gennaio 2012

Il mondo in sei canzoni e una copertina

Il fatto pubblico: E' uscito qualche mese fa anche in Germania il libro Die Welt in 6 songs, cioè Il mondo in 6 canzoni (The World in Six Songs), del musicista e neuroscienziato americano Daniel J. Levitin. In America era uscito nel 2008 e in Italia era arrivato nel 2009. Ne parla il settimanale Die Zeit, dedicandogli un lungo articolo dal titolo Musik für Kopf und Herz, cioè Musica per la testa e il cuore. L'argomento è affascinante: la musica ci rende esseri umani perché da sempre funziona come collante sociale, strumento di conoscenza, di amore e conforto, mezzo per costruire le nostre identità personali e collettive. Le sei canzoni del titolo sono i cardini musicali di altrettanti elementi su cui si gioca la vita dell'uomo: amicizia, gioia, conforto, conoscenza, religione, amore.


Il fatto privato: Non ho letto il libro, né in inglese, né nella versione in italiano né in quella tedesca. Al di là della lingua, però, quale copertina mi avrebbe attirato di più nell'acquisto? Io non ho dubbi, e voi? Ve le presento tutte e tre in ordine sparso.


Sarà che la mia tesi di laurea, nell'ormai lontano 1999, era proprio sul paratesto editoriale delle case editrici e in particolar modo sulle copertine dei libri,  sarà che il sottotitolo per certi tipi di collane e argomenti è fondamentale, sarà che quando già il titolo è chiaro l'elemento visivo deve per forza comunicare qualcos'altro, sarà che mi piacciono la pulizia e la sobrietà però anche il desiderio e il ricordo... scelgo la copertina tedesca, perché invita a sfogliare il libro e a scoprire quali canzoni girano sul piatto del giradischi e come provocano i segni dell'elettrocardiogramma che ci rendono vivi.