lunedì 18 marzo 2013

Storie di qualità

Il fatto pubblico: Lo dico subito, il lavoro di Brian Storm fa paura per quanto è puntuale, coraggioso e naturalmente multimediale. Rischia anche di inibire qualsiasi velleità documentaristica e artistica delle persone che vorrano raccontare storie d'ora in poi. Rischia anche di inibire la quotidianità di chi è già storyteller senza paura e invece dovrebbe averne.

- Everyone has a story to tell and it’s not always obvious what that story is without deep reporting and an open mind.
- Time to report, along with time in post-production are key to quality.
- Quality is the central ingredient to having an impact
.

Brian Storm, fondatore e a capo dello studio di produzione MediaStorm di Brooklyn, non solo parla di qualità ma la va a scovare analizzando e confrontando 3 differenti modi di raccontare la stessa storia, quella del "seltzer man" Walter Backerman a New York. Uno dei mestieri in estinzione, quello di venditore di seltz, è l'occasione giusta per mostrare la radio, la tv e il web in azione.
Quale dei tre media secondo voi è veramente multimediale? Il Manifesto di Brian Storm scompone e ricompone i pezzi di ciascuna narrazione e mostra i punti di forza e debolezza per il racconto che si sta realizzando. Affascinante.

Il fatto privato: Esercizio di storytelling multimediale: proviamo a scomporre e ricomporre la comunicazione sulla rinuncia all'incarico di papa Benedetto XVI e la puntata Controriforma dedicata ai precari della trasmissione "Presa diretta" in onda ieri sera su RaiTre. Cosa uscirà fuori?

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