sabato 20 luglio 2013

Cos'è il volontariato

Oggi voglio riportare un estratto di una mail della mia amica Valentina a proposito di cosa è il volontariato. E' un pensiero per me fondamentale e che può valere per ogni attività che ci riguarda e che ci sta a cuore. Ecco, è il famoso I care di don Lorenzo Milani, per dirne solo una, cioè "mi importa e me ne faccio carico".

"Per definizione il volontariato è SCELTO, liberamente. 
Possiamo decidere di dedicare parte del nostro tempo e delle nostre forze, siano 3 minuti come 3 ore o 3 interi giorni; ma in quei 3 minuti, in quelle 3 ore o in quei 3 giorni ci rendiamo, a mio avviso, LIBERAMENTE SCHIAVI. Non si può più, cioè, scegliere se impegnarsi o no: si è già scelto. 
Non credo neppure che siano gli imprevisti della vita quotidiana ad impedirlo. Credo siano invece le nostre volontà. 
Rifuggo l'idea che ci si impegni in certe attività per perbenismo o come status symbol o per convenienza".



venerdì 19 luglio 2013

Mia nonna il 19 luglio 1943

Il fatto pubblico: San Lorenzo fu il quartiere di Roma più colpito dal primo bombardamento degli Alleati, insieme al quartiere Tiburtino, al Prenestino, al Casilino, al Labicano, al Tuscolano e al Nomentano.

"Le 4.000 bombe (circa 1.060 tonnellate) sganciate sulla città, provocarono circa 3.000 morti ed 11.000 feriti, di cui 1.500 morti e 4.000 feriti nel solo quartiere di San Lorenzo".

Alla fine del bombardamento Papa Pio XII si recò a visitare le zone colpite, benedicendo le vittime sul piazzale del Verano.

Il fatto privato: Sono cresciuta con la storia dei quartieri bombardati a Roma e in quei quartieri ci sono nata e ho continuato a sceglierli per viverci e passarci il tempo da grande.

nonna Anna
Mia nonna dice che da giovane era un'incosciente che correva sotto le bombe scambiandole per regali venuti dal cielo, una sorta di "manna" biblica, s'è subito ricreduta. E' un fatto che dal 19 luglio 1943 a ogni temporale si nasconde nel punto più stretto e più buio della casa, lontano dai vetri. L'abbiamo sempre presa in giro per questo, lei incurante di qualsiasi altro fatto che nel frattempo poteva essere accaduto a casa.

E una sera a cena ho registrato le sue parole, qui: http://soundcloud.com/lacchiappasuoni/nonna-19luglio1943 



sabato 13 luglio 2013

Buone vacanze

"Il giovane scrittore deve amare la scrittura. Amare l'atto di scrivere, il suono della macchina da scrivere, l'odore dell'inchiostro, tutto. E deve farne un mondo tutto suo e di nessun altro".

Raymond Carver, Niente trucchi da quattro soldi

E questo vale per qualsiasi cosa facciamo, in qualsiasi attività decidiamo di impegnarci. Diciamo che l'amore è un'esperienza che attiva tutti i sensi, guai a voler essere conservatori in qualche aspetto. A noi il compito di custodirlo e farlo crescere, in silenzio, beati senza pensare e senza fare nulla che non sia amare ciò in cui siamo coinvolti. 

Oggi scrivo davanti ai pioppi e ai pini di mare, coi capelli ricci per l'acqua salata e le braccia abbronzate. La natura che in città mi sfugge oggi mi sembra ancora una volta un regalo esagerato. Buone vacanze.


sabato 6 luglio 2013

Leila Saida, buona notte

"Ogni popolo ha il diritto imprescrittibile e inalienabile all'autodeterminazione", art. 5 della Dichiarazione universale dei diritti dei popoli.

La prima volta che sentito la parola "autodeterminazione" proveniva dal piano di sopra, l'ottavo nel palazzo in cui vivevo fino a pochi anni fa, e fu urlata a un fratello che si preparava all'esame di terza media dal fratello che già faceva il liceo, si sarebbe laureato lettere e avrebbe continuato a urlare i diritti degli uomini e delle donne. In poche parole e una parolaccia il grande spiegò al piccolo come si doveva stare al mondo, cioè liberi, e lo spiegò anche a me, che al piano di sotto studiavo per superare la stessa prova.

Alzi la mano chi sa chi sono i Saharawi e dove si trova il Sahara Occidentale. Nella geopolitica internazionale la loro storia è nota, la geografia del loro paese un po' meno. Non tutti lo chiamano paese, del resto, non riconoscendo la RASD, ossia la Repubblica Araba Saharawi Democratica proclamata nella notte tra il 26 e il 27 febbraio 1976 quando la Spagna lasciò l'occupazione del Sahara Occidentale mentre Marocco e Mauritania continuavano nella progressiva occupazione di uno dei territori più ricchi d'Africa, con coste pescose che i bambini che vivono nei campi profughi del deserto algerino non hanno mai visto.

Bandiera Saharawi

Nove di questi bambini li ho conosciuti poche ore fa al Centro Ragazzi don Bosco di Roma che ospita il gruppo di volontariato Sahara Libre che a sua volta ospita, come ogni anno da dieci anni, un gruppo di bambini e il loro accompagnatore, ambasciatori di pace alla ricerca di qualcuno che sostenga la loro "causa", un referendum per l'autodeterminazione attraverso il quale raggiungere la piena indipendenza.
Intanto un muro di circa 2700 chilometri e un campo minato lungo il suo perimetro separano i Saharawi rimasti nei territori occupati dal Marocco da quelli che più di trenta anni fa sono fuggiti e hanno trovato rifugio a Tindouf, a sud dell'Algeria, dove fa molto caldo e si vive con gli aiuti umanitari. I nove bambini vengono da lì.

Per sapere di più su questa storia in rete ci sono alcune informazioni, io che stasera me li sono trovati addosso con richieste di bagno, pianto, acqua tutte mal interpretate, ne segnalo alcune di parte: registrazioni rubate ai miei amici Marco e Teresa mentre spiegano chi sono i Saharawi e come comportarci con i bambini che accogliamo, il fotoracconto di una passeggiata a Roma l'anno scorso insieme ai fotografi di Shoot4Change

Tra le parole in cuffia di oggi, Leila Saida, buona notte.
Al prossimo post la voce dei bambini di quest'anno.






martedì 2 luglio 2013

L'enigma del lavoro

Il fatto pubblico: "Secondo gli ultimi dati dell’Istat, in Italia il tasso di disoccupazione a maggio del 2013 era al 12,2 per cento, in aumento di 0,2 punti rispetto ad aprile e di 1,8 punti rispetto all’anno precedente. Nei 17 paesi della zona euro, secondo i dati dell’Eurostat, il tasso di disoccupazione medio ha toccato un massimo storico a maggio, infatti dal 1977 i dati non erano così allarmanti".

Il 25 giugno il Consiglio dei ministri italiano ha approvato un decreto legge per incentivare l’occupazione giovanile. Questo il testo del decreto

Il pacchetto di misure per il lavoro varato dal governo prevede una riduzione del 33 per cento del costo del lavoro per le assunzioni di persone con meno di 30 anni fino all’esaurimento delle risorse disponibili. Questo il comma 2 dell'articolo 1:

"L’assunzione di cui al comma 1 deve riguardare lavoratori, di età compresa tra i 18 ed i 29 anni, che rientrino in una delle seguenti condizioni: 
a) siano privi di impiego regolarmente retribuito da almeno sei mesi; 
b) siano privi di un diploma di scuola media superiore o professionale;
c) vivano soli con una o più persone a carico.

E gli altri? E se sono loro il carico che altri portano? E se hanno studiato, puta caso? Ma sicuramente non sono ben informata io, e mi perdo fra leggi, commi e regolamenti.

Il fatto privato: In metro incontro Michele che ha sonno perché fa tardi un ufficio per lanciare nuovi servizi online che faranno risparmiare tempo e fatica alle persone che vogliono comprare, usare, provare qualcosa. Anche Simone lavora tutto il giorno e anche la notte nella sua azienda di informatica e anche Enrico che fa un altro lavoro. Sarebbe così semplice se Michele, Simone ed Enrico potessero dormire un po' di più lasciando parte del lavoro da fare a Giovanni, che non trova da tempo un'occupazione, è giovane e preparato. Uno dei quattro mente.