martedì 29 aprile 2014

Nel condominio si fa la politica

"Ho imparato che il problema degli altri è uguale al mio. Sortirne insieme è la politica, sortirne da soli è l’avarizia".
Lorenzo Milani, Lettera a una professoressa

Non ricordavo questo passaggio di uno dei testi più importanti per la mia passione verso la scuola e l'istruzione. Sì, proprio l'istruzione, non la formazione, non l'educazione: avete notato che questa parola si usa sempre meno? E' rimasta nel nome del Ministero ma nei curriculum vitae per esempio è stata sostituita da presunti sinonimi e inglobata in una formazione continua, gratuita, personale in cui a pochi importano le percentuali e l'uso dell'apostrofo.

Ecco, finita la digressione che comunque mi pareva importante perché puntella all'insegnamento diretto e alle sue responsabilità persone e paesi, torniamo alla politica

Gli avari Dante li raffigura mentre spingono pesi con il petto scontrandosi con i prodighi, peccatori a loro speculari, a metà cerchio: dentro ci sono i chierici

Mi piace don Milani e oggi che volevo scrivere un post dedicato al mio Condominium. Come ti rompo le scatole, da ieri sera e fino al 2 maggio in onda alle 19.45 su Rai Radio 3 nel programma "Tre Soldi", l'ho ritrovato citato in una trasmissione televisiva. Che c'entra? Direte voi. C'entra perché coi vicini di casa abbiamo fatto politica e non lo sapevamo.

Presentare il proprio disagio, aspirare a una maggiore dose di comunicazione e condivisione quotidiane, volere di più dallo stare insieme nello stesso palazzo è già iniziare un pensiero politico. Portare in radio i propri problemi e le proprie soluzioni è non voler farsi gli affari propri, superare la tentazione di essere avari. E quindi sì, fare politica




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