martedì 2 febbraio 2016

Come lavoro, come lavoriamo

Diversi anni fa comprai un numero fondamentale della rivista Nuovi Argomenti, fondamentale per me, almeno. Il titolo era Come lavoro e raccoglieva contributi tanti e diversi sul lavoro e sul lavoro di scrittore in particolare. Per quest'ultimo una raffica di domande metteva in luce quanto l'attività editoriale fosse la più contigua e praticata da coloro che non alla fine non vivano di sola scrittura, ma in mezzo mettevano altri lavori, gli affetti, il sostegno dei genitori, i casi della vita. Emergevano ritratti onesti dell'Italia che scrive o che comunque traffica con la parola scritta, benedizione e condanna.

Avevano risposto nomi come quello di Nicola Lagioia, Francesco Piccolo, Emanuele Trevi, vado a memoria, e a loro undici anni dopo, cioè nel 2013, sono state fatte le stesse domande, le trovate qui, sul sito della rivista. La forza stava proprio nel ritratto che veniva fuori dalla scrittura.


Dalla domanda che possiede tutta la sua forza anche, e forse soprattutto, senza punto interrogativo - "Come lavoro", appunto, - siamo passati negli ultimi a diverse narrazioni multimediali che hanno al centro proprio il lavoro e la voce degli interessati al centro della narrazione.


E' il caso, per esempio, di Ways We Work, storie e racconti di prima mano su come le persone fanno e danno al lavoro un significato che va oltre il soldo. Sì, proprio il soldo, al singolare. Per capire lo spirito e gli intenti del progetto che scova a fa raccontare storie di lavoro segnalo l'intervista coi responsabili del progetto, Matt Quinn and Amandah Wood.

"It’s finding that balance between the project and making sure you’re not dropping the ball somewhere else".
Consiglio per chiunque voglia lanciarsi in nuove iniziative. E invito a raccontarsi il proprio lavoro senza raccontarsi storie.

"The whole mission behind the project is about bringing down barriers between what people want to do when it comes to meaningful work and then how they can do that as a living".










Nessun commento:

Posta un commento